Grazie Piero Angela

Ormai la notizia è nota a tutti. Il 13 agosto scorso ci ha lasciato Piero Angela.

Non abbiamo scritto immediatamente un post a lui dedicato perché volevamo lasciar decantare un attimo la cosa e raccogliere un po’ le idee.

Piero Angela è stata una presenza costante, discreta, gentile, rigorosa e rassicurante per una grande moltitudine di italiani.

Molti di noi sono cresciuti con lui e con le sue trasmissioni a partire da quel 18 marzo 1981 in cui andò in onda la prima puntata di Quark. E come tutto ciò che ci accompagna per una vita intera, si crea la falsa illusione che possa durare per sempre. Ma purtroppo, proprio come lo stesso Piero ci ha voluto dire (si, lo vogliamo chiamare per nome perché ha abitato nelle nostre case per almeno 40 anni, sarebbe ipocrita essere formali in un momento come questo dove emozione e sentimento trasportano il nostro pensiero) “anche la natura ha i suoi ritmi” e come tutte le cose che hanno un principio, prima o poi giunge anche la fine.

Una vita dedicata a divulgare la scienza e la cultura in generale, nel tentativo di instillare quel germe di curiosità e nella convinzione che appunto “fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”. La sua guida era la scienza ed il metodo scientifico, in quanto convinto del fatto che questo fosse il giusto approccio per affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano.

Quella razionalità che, come lui amava ricordare, gli era stata insegnata dal padre Carlo, medico antifascista al quale Il 29 agosto 2001 é stata conferita da Yad Vashem (Ente nazionale per la Memoria della Shoah di Gerusalemme) l’onorificenza di Giusto tra le nazioni per aver aiutato, a rischio della propria vita, molti ebrei durante la Shoah.

Piero ci ha lasciati con un ultimo messaggio, dettato in punto di morte ai suoi familiari, ma i cui ultimi destinatari siamo noi cittadini e persone comuni. Un messaggio carico di significato e con un importante richiamo alle nostre responsabilità: “Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese.”

Frase che il figlio Alberto, durante il discorso funebre ha voluto riprendere per lanciare a sua volta un ultimo saluto al padre dicendo “anche io cercherò di fare la mia”.

Al di la del grande affetto nutrito da noi tutti per Piero e per il profondo senso di gratitudine che proviamo nei confronti di un uomo che tanto ha dato in termini di contributo alla divulgazione della cultura e della scienza, è questo suo ultimo messaggio che vogliamo fare nostro e tenere sempre a mente come sprone. Noi tutti dobbiamo fare la nostra parte e anche noi vogliamo fare la nostra, cosa che, in fondo, crediamo di aver sempre cercato di fare. Ma vogliamo aumentare lo sforzo proprio nella direzione della divulgazione della cultura e delle scienze. Cercheremo di incrementare le iniziative dedicate a questi temi. Già lo scorso anno abbiamo realizzato un ciclo di conferenze a tema scientifico. Abbiamo imboccato la strada giusta ma dobbiamo migliorare e aumentare l’offerta di questo tipo di eventi. In un contesto dominato dai social e dalle fake news è importante creare momenti di incontro nei quali confrontarci con persone qualificate ed esperte del proprio settore allo scopo di divulgare e condividere passione e conoscenza.

Tutto questo anche grazie a te! Ciao Piero.

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