Il decimo pianeta

Il decimo pianeta

Identificato in forma provvisoria con la sigla 2003UB313 nell’estate del 2005, questo asteroide appartenente alla categoria dei KBO (Kuiper Belt Object) si trova oltre l’orbita di Plutone, il suo piano orbitale è inclinato di circa 44 gradi rispetto all’eclittica, ha un’accentuata eccentricità, un periodo di rivoluzione di 560 anni, un perielio posto a 38UA e un afelio posto a 97UA.

Immagine effettuata dall’Osservatorio Hack il 30/09/2005. Somma di 2 pose da 10 minuti.

Ma la sua caratteristica piu strabiliante è il diametro. Ad oggi la stima più probabile si aggira intorno ai 3000km, ben 700 km superiore a quello di Plutone!

La International Astronomical Union (IAU) non si è ancora pronunciata al riguardo in quanto non esiste una definizione inequivocabile di pianeta. La speranza di chi l’ha scoperto (Mike Brown del California Institute of Tecnology e i colleghi Chad Trujillo e David Rabinowitz) è che, essendo più grande di Plutone, possa essere classificato come il 10° pianeta. Più probabilmente rimarrà al rango di asteroide trascinando con se anche Plutone, il cui titolo di pianeta è già da tempo in bilico date le sue caratteristiche che lo accomunano in modo incontrovertibile all’ormai numerosa famiglia dei KBO.

Inviato a ApJ Letters, 29 agosto 2005 Scoperta di un oggetto di taglia planetaria nella fascia di Kuiper di M.E. Brown, C.A. Trujillo, D.L. Rabinowitz 

Inviato a ApJ Letters, 29 agosto 2005
Scoperta di un oggetto di taglia planetaria nella fascia di Kuiper
di M.E. Brown, C.A. Trujillo, D.L. Rabinowitz 

Il decimo pianeta ha anche una luna!

Immagine effettuata dal Keck Observatory (Hawai) il 10/09/05.

Il 10 Settembre 2005 gli astronomi del Keck Observatory di Mauna Kea (Hawai), con l’ausilio di uno dei due telescopi da 10 metri di diametro, hanno rivelato la presenza di una luna intorno a 2003 UB313. Al momento i dati disponibili sono pochi ma si suppone che le sue dimensioni siano 8 volte più piccole della nostra Luna e la sua distanza dal decimo pianeta di circa 38.000 chilometri.

 Il Convegno di Praga
Il 14 agosto 2006 si è aperto un congresso dell’International Astronomical Union (IAU), che per l’argomento planetologia aveva l’obbiettivo di arrivare ad una definizione ufficiale di “pianeta”, che non era mai stata formalizzata prima d’ora. Dopo la scoperta di 2003 UB313 (Eris), una commissione di 7 persone aveva elaborato una proposta di definizione che è stata rivelata agli astronomi il primo giorno del convegno. La proposta estendeva il sistema solare a Cerere, Caronte(satellite di Plutone ma considerato dai più compagno di un sistema binario) e 2003 UB313, arrivando così a 12 pianeti. Mentre la notizia faceva il giro del mondo, un sondaggio fra gli astronomi ne decideva il rigetto immediato, così la commissione prese spunto dalle proposte fatte dai presenti per una nuova formulazione.
Il 24 agosto, dopo giorni di accesi dibattiti, è stata effettuata la votazione che ha promosso il modello a otto pianeti (quelli conosciuti meno Plutone).

Ecco le 2 risoluzioni approvate dall’IAU al termine dei lavori:

Risoluzione 5A

(1) Un pianeta è un corpo celeste che (a) è in orbita attorno al Sole, (b) ha una massa sufficiente tale che la sua forza gravitazionale prevalga sulle forze di coesione interne facendogli assumere una forma di equilibrio idrostatico (quasi sferica), e (c) ha ripulito i corpi vicini attorno alla sua orbita.

(2) Un pianeta nano è un corpo celeste che (a) è in orbita attorno al Sole, (b) ha una massa sufficiente tale che la sua forza gravitazionale prevalga sulle forze di coesione interne facendogli assumere una forma di equilibrio idrostatico (quasi sferica), (c) non ha ripulito i corpi vicini attorno alla sua orbita, e (d) non è un satellite.

(3) Tutti gli altri oggetti orbitanti il Sole verranno chiamati collettivamente “Corpi minori del sistema solare”

Risoluzione 6A

Plutone è un pianeta nano per la definizione precedente, e viene riconosciuto come il prototipo di una nuova categoria di oggetti Trans-Nettuniani.

Note sui punti precendenti: 1 – I pianeti sono quindi Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno 2 – La IAU attuerà un procedimento per assegnare alla categoria corretta gli oggetti a cavallo tra le due categorie 3 – Questi includono la maggior parte degli asteroidi, Transnettuniani, comete e altri corpi minori.

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