Crop Circles, opera di ET o opera dell’uomo?

 

Crop Circles, opera di ET o opera dell’uomo? Una prospettiva di studio

Saggio a cura di Massimiliano Mannucci e Nico Montigiani edito su UFOrama Toscana n°6 – Ottobre/Dicembre 1997

Un fenomeno spesso connesso alla problematica “UFO”, intendiamo in questo caso con tale termine tutto ciò che accompagna la teoria E.T.H. (Extra Terrestrial Hypothesis), è quello dei CROP-CIRCLES, più famosi in Italia come “cerchi nel grano”. Ormai da anni nelle campagne inglesi e, anche se in quantità inferiore, in altre aree del mondo, si verificano fenomeni insoliti consistenti nell’apparizione improvvisa di forme geometriche ottenute dallo schiacciamento al suolo delle piante di cereali. L’apparizione di tali forme è portatrice di due interrogativi, spesso proposti da molti come veri e propri enigmi. Il primo interrogativo riguarda la modalità di realizzazione di tali forme; il secondo riguarda invece il significato ed il messaggio, ammesso che ne abbiano uno, che intendono comunicarci. Le risposte a tali interrogativi possono essere molteplici, a partire da quelle più azzardate per poi giungere a quelle più “terrestri”.Fra le ipotesi più azzardate è nostra opinione annoverare quella che farebbe risalire l’origine di tali forme all’opera di intelligenze extraterrestri. Siamo dell’idea che, per quanto tali creazioni abbiano un’origine ancora non identificata, la loro realizzazione non sottintende in nessun modo la necessità dell’apporto extraterrestre. Trascurando quella percentuale di casi che sono sicuramente frutto di buontemponi, rimane comunque il fatto che certe forme sembrano avere un qualche significato, e non essere solo semplici raffigurazioni geometriche, spesso ben fatte ed esteticamente piacevoli. Osservando una serie di immagini aeree di tali crop-circles riportate sul n° 6, Giugno 1997 della rivista UFO Contact, una di esse, riferita ad un caso verificatosi a Barbury Castle in Inghilterra (vedi pag.9, op. cit.), ha particolarmente catturato la nostra attenzione, non tanto per la sua spettacolarità bensì per la sua familiarità (Fig.1). In altre parole tale figura l’avevamo già vista da qualche parte. Dopo una breve indagine siamo riusciti ad identificare il simbolo associato all’immagine del crop-circle in questione.

Crop circles
Figura 1

Tale simbolo appartiene alla tradizione ebraica, per l’esattezza alla cabala mistica , disciplina teosofica sviluppatasi nel XIII sec. Esso rappresenta le “10 sefiroth”, cioè i dieci attributi fondamentali di Dio, i dieci gradi, fra loro interconnessi, nei quali la vita di Dio fluisce e rifluisce come un movimento che proviene da Lui e a Lui ritorna. Quanto proposto in fig.2 è stato ripreso dal testo di Gershom Scholem “Le grandi correnti della mistica ebraica” edito da Einaudi. Come è possibile vedere la somiglianza fra la fig.1 e la fig.2 è palese. L’unico fattore di divergenza sta nella mancanza delle due linee colleganti Malkhuth con Hod e con Netzach, presenti invece nel crop-circle. Tale discrepanza è però assente in un’altra immagine rappresentante le sefiroth e trovata all’interno del romanzo “Il pendolo di Foucault” di Umberto Eco (vedi fig.3)

Le grandi correnti della mistica ebraica
Figura 2

Sefiroth
Figura 3

                                                                                                                                                                

Al termine di questa breve descrizione è nostra volontà chiarire che non intendiamo minimamente disquisire circa la volontarietà o meno degli autori di voler lanciare un messaggio strettamente mistico-religioso. Ci preme piuttosto far notare che l’origine di quanto rappresentato è strettamente correlata alla cultura umana. Tale riscontro ha fatto maturare in noi l’idea che, vista la molto probabile origine terrestre del crop circle in fig.1, verosimilmente potremmo considerare di “origine terrestre” la stragrande maggioranza, se non la totalità, degli altri crop-circles scoperti in tutto il mondo. Tali considerazioni sono da ritenersi uno stimolo per approfondire la ricerca nel tentativo di individuare correlazioni, laddove possibile, fra le figure rappresentate dai crop-circles ed eventuali simboli appartenenti alla cultura umana. Riteniamo che tale tipo di ricerca possa scremare fortemente la casistica disponibile e restringere così il campo a quei pochi casi degni di approfondita analisi, ammesso che ce ne siano.

Massimiliano Mannucci e Nico Montigiani

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